Papa Robert Francis Prevost attento alla nuova rivoluzione sociale dettata dall'esplosione dell'intelligenza artificiale.
La scelta di un nome non è mai facile, che si tratti di quello da dare ad un figlio, un nuovo animale domestico, un nuovo blog o anche un semplice gruppo social. Figuriamoci scegliere un nuovo nome da dare a se stessi, come devono fare i reali o i nuovi Papi subito dopo essere stati eletti.
Il Cardinale americano Robert Francis Prevost è il nuovo Papa della Chiesa Cattolica, successore di Papa Francesco, Jorge Mario Bergoglio, eletto in Conclave nel maggio del 2025, assumendo il nome di Leone XIV.
Come da prassi, il nuovo Papa ha illustrato al Collegio Cardinalizio la sua visione del papato, indicando anche le motivazioni che lo hanno spinto alla scelta del nome. Trovi il testo del documento vaticano qui, mentre puoi anche ascoltare le parole del nuovo Papa in merito nel video seguente (tramite The Verge).
Papa Leone XIV ha motivato la scelta del nome ricordando il periodo storico vissuto da Leone XIII, che fu a capo della Chiesa Cattolica in piena rivoluzione industriale, paragonando la sua missione a quella dell'ultimo Papa con nome Leone.
Sentendomi chiamato a proseguire su questa stessa strada, ho scelto di assumere il nome di Leone XIV. Le ragioni sono diverse, ma principalmente perché Papa Leone XIII, nella sua storica Enciclica Rerum Novarum, ha affrontato la questione sociale nel contesto della prima grande rivoluzione industriale. Ai nostri giorni, la Chiesa offre a tutti il tesoro del suo insegnamento sociale in risposta a un'altra rivoluzione industriale e agli sviluppi nel campo dell'intelligenza artificiale che pongono nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro.
Dunque, siamo all'inizio (o nel bel mezzo) di una nuova rivoluzione generale e sociale spinta dall'AI, che condizionerà le generazioni future, portando l'umanità a nuovi livelli di esistenza ed interazione con il mondo e i propri simili. Anche il Papa ne tiene conto, mettendo (e mettendosi) in guardia da rischi e accelerazioni troppo brusche del progresso tecnologico, da monitorare attentamente e segnalare ai potenti del mondo, se e quando sarà necessario.