Moderna annuncia vaccini anti-cancro. Verso l'immortalità entro il 2045.

apr 9, 2023

Progressi di medicina, genetica, robotica e intelligenza artificiale consentiranno all'uomo di vivere per sempre. Praticamente da (quasi) subito.

Moderna annuncia vaccini anti-cancro. Verso l'immortalità entro il 2045.

L'antico sogno di vivere per sempre, o almeno molto più a lungo di quanto sia possibile oggi, ha una nuova e decisamente concreta speranza. L'azienda americana Moderna, nota per aver sviluppato uno dei vaccini più efficaci contro il Covid-19, ha annunciato di essere al lavoro su una serie di vaccini personalizzati a mRna contro il cancro, le malattie cardiovascolari e quelle autoimmuni, che potrebbero essere disponibili entro il 2030 o, ancor prima, entro i prossimi 5 anni.

Si tratta di una vera e propria rivoluzione nella medicina, che potrebbe salvare milioni di vite e cambiare radicalmente il concetto di invecchiamento e di morte. 

L'esperienza maturata con il vaccini anti-Covid ha permesso agli studi sui vaccini anti-cancro di far accelerare la ricerca, tanto che l'equivalente di 15 anni di progressi sono stati raggiunti in soli 12-18 mesi.

L'azienda potrà offrire questi vaccini in appena cinque anni, a partire da oggi. Comunque, non oltre il 2030.

I vaccini che arriveranno saranno molto efficaci, e salveranno centinaia di migliaia se non milioni di vite. Saremo in grado di offrire vaccini personalizzati anti-cancro contro numerosi diversi tipi di tumore alla popolazione mondiale.

Ma come funzionano questi vaccini e quali sono le prospettive per il futuro dell'umanità?

In questo report cercheremo di rispondere a queste domande, basandoci sulle informazioni fornite da Moderna e da alcuni esperti del settore.

Come funzionano i vaccini a mRna contro il cancro?

I vaccini a mRna contro il cancro si basano sul principio di insegnare al sistema immunitario a riconoscere e distruggere le cellule tumorali, sfruttando le informazioni contenute nel loro Dna.

Il processo è il seguente:

  1. Come primo passo, si effettua una biopsia sulle cellule tumorali per identificare le mutazioni genetiche che le differenziano da quelle sane e che ne determinano la crescita.
  2. Successivamente, si utilizza un algoritmo per selezionare le mutazioni più adatte a stimolare una risposta immunitaria, ovvero quelle che producono delle proteine chiamate antigeni, che vengono riconosciute come estranee dall'organismo.
  3. Si crea quindi una molecola di Rna messaggero (mRna) con le istruzioni per produrre gli antigeni scelti. Il mRna viene poi inserito in una nanoparticella lipidica che lo protegge dalla degradazione e lo trasporta alle cellule.
  4. Una volta iniettato nel paziente, il mRna entra nelle cellule e viene tradotto in proteine antigeniche, che vengono esposte sulla superficie cellulare.
  5. Le cellule immunitarie incontrano gli antigeni e li memorizzano come bersagli da eliminare. In questo modo, sono in grado di riconoscere e distruggere le cellule tumorali che esprimono le stesse proteine.

Questo tipo di vaccino ha diversi vantaggi rispetto ai trattamenti convenzionali contro il cancro, come la chemioterapia o la radioterapia. Innanzitutto, è personalizzato sul singolo paziente e sul suo tumore, quindi ha maggiori probabilità di essere efficace. Inoltre, è meno tossico e invasivo, poiché agisce solo sulle cellule malate e non su quelle sane. Infine, è più facile da produrre e da somministrare, grazie alla tecnologia del mRna.

Quali sono i progressi e le sfide della ricerca?

Moderna non è l'unica azienda a lavorare sui vaccini a mRna contro il cancro. Anche altre società, come BioNTech (che ha collaborato con Pfizer per il vaccino anti-Covid) e CureVac, stanno sviluppando dei candidati vaccini per diversi tipi di tumore, come il melanoma, il tumore al seno o al polmone.

I risultati finora ottenuti sono incoraggianti, ma non ancora definitivi. Alcuni studi clinici hanno dimostrato che i vaccini a mRna sono sicuri e ben tollerati dai pazienti, e che sono in grado di indurre una risposta immunitaria specifica contro il tumore. Tuttavia, bisogna ancora verificare se questa risposta sia sufficiente a ridurre le dimensioni del tumore o a prevenirne la ricomparsa.

Verso l'immortalità entro il 2045, dice il futurologo

L'immortalità è un sogno che accompagna l'umanità da sempre. Chi non vorrebbe vivere per sempre, sfidando la morte e il tempo? Se fino a poco tempo fa si trattava di una fantasia irrealizzabile, oggi sembra che la scienza e la tecnologia ci stiano avvicinando sempre di più a questo obiettivo.

Uno dei più noti e controversi futurologi del mondo, Raymond Kurzweil, ha infatti previsto che entro il 2045 raggiungeremo la cosiddetta "singolarità tecnologica", ovvero il momento in cui l'intelligenza artificiale supererà quella umana e si fonderà con essa, creando una nuova forma di vita ibrida e potenziata.

Kurzweil, che è anche ingegnere responsabile di Google e inventore di numerosi dispositivi innovativi, ha basato le sue previsioni su una serie di calcoli matematici e sulle tendenze storiche del progresso tecnologico. Secondo lui, la legge di Moore, che afferma che la potenza dei computer raddoppia ogni due anni, si applicherà anche all'intelligenza artificiale, portandola a livelli impensabili.

Entro il 2030 saremo in grado di aumentare l'aspettativa di vita di oltre un anno ogni anno

Ma come si raggiungerebbe l'immortalità in questo scenario? 

La teoria della singolarità tecnologica è il momento in cui le macchine diventeranno più intelligenti degli esseri umani e daranno origine a una nuova forma di vita artificiale. Secondo Kurzweil, questo avverrà nel 2045 e sarà preceduto da una serie di rivoluzioni in campo genetico, nanotecnologico e robotico.

Moderna annuncia vaccini anti-cancro. Verso l'immortalità entro il 2045.
Raymond Kurzweil
Queste rivoluzioni ci permetteranno di raggiungere l'immortalità, o almeno di prolungare indefinitamente la nostra esistenza. Grazie alla genetica, potremo modificare il nostro DNA per invertire l'invecchiamento, curare le malattie e potenziare le nostre capacità. Grazie alle nanotecnologie, potremo introdurre nel nostro corpo dei microscopici robot che ripareranno i danni cellulari, sostituiranno gli organi malati e miglioreranno le funzioni cerebrali. Grazie alla robotica, potremo creare delle macchine intelligenti che ci assisteranno nelle attività quotidiane e che potranno ospitare la nostra coscienza quando il nostro corpo biologico non sarà più adeguato.

Moderna annuncia vaccini anti-cancro. Verso l'immortalità entro il 2045.

Questi scenari sembrano fantascientifici, ma si basano su delle previsioni matematiche e sulle tendenze attuali della scienza e della tecnologia. Kurzweil sostiene che il progresso segue una legge esponenziale, ovvero che ogni anno diventa sempre più rapido e potente. Se guardiamo al passato, possiamo notare come in pochi secoli siamo passati dalla ruota al computer, dal fuoco all'energia nucleare, dalla penna al telefono. Se guardiamo al presente, possiamo osservare come ogni giorno nascano nuove scoperte e invenzioni che cambiano il nostro modo di comunicare, di lavorare, di divertirci.

Il futuro è imprevedibile, ma anche affascinante e stimolante

Kurzweil sostiene che saremo in grado (non è detto che decideremo di farlo) di trasferire la nostra mente, i nostri pensieri e i nostri ricordi in un supporto digitale, come una sorta di cloud o di disco rigido. In questo modo, potremmo continuare a esistere anche dopo la morte del nostro corpo fisico, o addirittura sostituirlo con uno artificiale più resistente e performante.

Inoltre, potremmo usare dei nanobot, ovvero dei microscopici robot in grado di operare a livello cellulare, per riparare i danni causati dall'invecchiamento, dalle malattie o dagli incidenti. Questi nanobot potrebbero anche migliorare le nostre capacità cognitive, sensoriali ed emotive, rendendoci più intelligenti, sensibili e amorevoli.

Moderna annuncia vaccini anti-cancro. Verso l'immortalità entro il 2045.

Le previsioni di Kurzweil sono state accolte con interesse ma anche con scetticismo e critica da parte di molti esperti e opinionisti. Alcuni ritengono che si tratti di una visione troppo ottimistica e ingenua, che ignora i rischi etici, sociali e ambientali di una tale rivoluzione. Altri sostengono che sia impossibile replicare la complessità e l'unicità della mente umana in un formato digitale, e che quindi l'immortalità rimarrà sempre un'illusione.

Che si tratti di una profezia fondata o di una fantasia irrealistica, quello che è certo è che il tema dell'immortalità ci interpella profondamente come esseri umani. Ci fa riflettere sul senso della vita e della morte, sul valore delle nostre esperienze e delle nostre relazioni, sul nostro ruolo nel mondo e nel futuro. E ci sfida a immaginare cosa saremmo disposti a fare per prolungare la nostra esistenza oltre i limiti naturali. Tutto ciò, sino a questo anno in corso. Il prossimo, non sappiamo ancora come e se la penseremo a riguardo.

Articolo di HTNovo
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